Tab Article
La riforma psichiatrica con l'applicazione della legge n. 180 ha sancito la chiusura su scala nazionale degli ospedali psichiatrici. Una di queste lacune urbane è l'ex Ospedale psichiatrico di Rovigo. Nato come villaggio manicomiale, sospeso nel tempo al suo abbandono del 1997. Il piccolo-villaggio è ora una città-altra di memoria, con una estensione di 130.000 mq e 84.000 mq di area agricola. Un luogo di confine tra la città e i suoi relitti. In che modo può essere trasmessa la memoria dell'assenza degli ospedali psichiatrici coniugandola con il loro essere frammenti urbani? In che misura può esistere un equilibrio nel rapporto tra materiale e immateriale? Il volume riflette su questi interrogativi analizzando la memoria stratificata dell'ospedale, lo spazio degli oggetti abbandonati, il modello tipologico (cui la normativa si riferisce), i documenti, le immagini, il vissuto umano, il luogo dell'oblio. Ragiona sul concetto di eterotopia per esplorare il significato culturale del valore immateriale in architettura, la sua potenziale conservazione come testimonianza di un processo sociale, superando il concetto di monumento per introdurlo nella dimensione del racconto, del memoriale. Un viaggio scientifico che naviga in un paradosso: trovare memoria nell'oblio.